Cefalea di tipo tensivo episodica sporadica
La diagnosi di Cefalea di Tipo Tensivo Episodica Sporadica viene fatta quando l’individuo:
- ha sofferto di almeno 10 episodi cefalalgici (mal di testa) sporadici in tutto nell’ultimo anno, con una frequenza inferiore a 1 giorno con cefalea al mese (meno 12 giorni con cefalea in un anno).
- gli episodi hanno avuto una durata variabile da 30 minuti a 7 giorni
- assenza di nausea
- possibili fotofobia o fonofobia (non entrambe)
- presenza di almeno due delle seguenti caratteristiche:
- localizzazione bilaterale
- qualità gravativo-costrittiva (non pulsante)
- intensità lieve o media
- non aggravamento dovuto all’attività fisica di routine, come il camminare o il salire le scale
E’ inoltre necessario che il neurologo si assicuri che tali episodi non siano attribuibili ad altra condizione o patologia.
Questa categoria diagnostica si suddivide in due ulteriori sottocategorie:
(1) Cefalea di tipo tensivo episodica sporadica associata a dolorabilità dei muscoli pericranici
(2) Cefalea di tipo tensivo episodica sporadica non associata a dolorabilità dei muscoli pericranici
a seconda che, rispettivamente, il medico rilevi o meno la presenza di dolorabilità dei muscoli precranici alla palpazione manuale praticata mediante una decisa pressione e piccoli movimenti rotatori compiuti con il secondo e terzo dito sui seguenti muscoli:
- frontale
- temporale
- massetere
- pterigoideo
- sternocleidomastoideo
- splenio
- trapezio
Informazioni sui trattamenti - Questo sotto tipo di cefalea costituisce il grado più lieve (meno grave) della Cefalea di Tipo Tensivo. Sebbene nella maggior parte dei casi si ricorra ai "soliti" auto-trattamenti con i comuni antinfiammatori (aspirina, ibuptofene, ecc.) o analgesici (paracetamolo/Tachipirina), l'uso prolungato ed eccessivo (cronico) di tali farmaci è molto pericoloso, oltre che per i loro intrinseci effetti collaterali, anche per il fatto che spesso conducono ad una cronicizzazione dei mal di testa e a una forma di cefalea da uso di farmaci (secondaria) con un progressivo aumento della frequenza, intensità e durata degli episodi cefalgici.
Per tale ragione se ne sconsiglia fortemente un uso eccessivo nella forma di autosomminitrazione senza controllo medico.
Per prevenire il peggioramento (cronicizzazione) di questa condizione patologica, e cioè ridurre il rischio di un aumento della frequenza, durata e intensità dei mal di testa, è fortemente consigliato oltre che ridurre l'assunzione dei farmaci su elencati, l'adottare misure preventive non farmacologiche efficaci, prime fra tutte il Biofeedback.
Trattamenti efficaci per la Cefalea di Tipo Tensivo
Nella Tabella sottosante sono indicati i trattamenti più efficaci attuamente disponibili per la cefalea di tipo tensivo. Nella tabella è indicato il trattamento, la sua efficacia scientificamente dimostrata e il numero di studi che lo dimostrano:
Tabella 1 (sintetica) | ||
Trattamento | Efficacy | Studi Scientifici |
Biofeedback | 90% | più di 100 |
Rilassamento Progressivo | 37% | Pochi |
Gestione dello Stress | 37% | Pochi |
Laroxyl | 22-33% | Numerosi |
Fisioterapia/Osteopatia Riallineamento Atlante | 0 | Nessuno |
Omeopatia/Fitoterapia | 0 | Nessuno |
Altro | Bassa | Pochi |
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Ad oggi dunque il trattamento più efficace per la cefalea tensiva risulta essere il Biofeedback.
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Vedi anche:
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