GammaCore per l'Emicrania: costi, pareri e confronto
Gammacore o Biofeedback?
- GammaCore: quanto costa?
- La ricerca sul Gammacore: dubbi e pareri
- Gammacore: effetti collaterali e sicurezza
- Gammacore ritirato del mercato Italiano
- Serve la ricetta medica?
- Alternative non-farmacologiche efficaci? Il Biofeedback.
Gammacore: quanto costa? Qual'è il vero prezzo?
Il Gammacore è un semplicissimo elettrostimolatore che emette un segnale elettrico costituito da 5 impulsi elettrici sinusoidali ad una frequenza di 5000 Hz emessi con una frequenza di 25 Hz; si ritiene che, se adeguatamente posizionato sul collo e azionato, sia in grado di stimolare il nervo vago; una stimolazione dura 120 secondi. Ha l'aspetto di un rasoio elettrico (l'immagine è facilmente reperibile in rete).
Premesso che la reale efficacia del Gammacore non è supportata da una sperimentazione sufficientemente ampia (solo pochissimi studi pilota), il Gammacore sfrutta una tecnologia molto semplice e antica: l'elettrostimolazione, ma venduta a peso d'oro. La Electrocore, casa produttrice, non ha ideato un dispositivo da acquistare una tantum e da utilizzare senza limiti, come avviene solitamente per tutti gli elettrostimolatori: ha invece ideato un sistema "usa e getta" costosissimo; ogni dispositivo cioè ha un numero massimo di "dosi" ossia di stimolazioni della durata di 120 secondi ciascuna.
C'è dunque il Gammacore da 150 dosi che costa circa 480 euro e quello da 50 dosi che costa 320 euro. Una singola dose da 120 sec. costa dai 3 ai 6 euro. L'efficacia non è garantita e debolmente dimostrata; mancano ancora studi in doppio cieco/placebo su grandi campioni di pazienti emicranici. Finite le "dosi" il dispositivo si butta.
Il trattamento di un singolo episodio emicranico richiede 1 o 2 stimolazioni, per un costo medio di 5 euro ad emicrania, a vita (sempre che funzioni).
Per la prevenzione, cosa che la maggior parte dei pazienti emicranici cerca, le stimolazioni salgono a 3 al giorno, per un costo da 10 a 18 euro al giorno che, moltiplicato per 12 mesi, fanno ben dai 3600 ai 7300 euro all'anno: lo "stipendio" netto tipico di un precario di oggi. Tuttavia ad oggi il Gammacore non è indicato per la prevenzione: anche quì manca un'adeguata sperimentazione.
La Ricerca sul Gammacore: dubbi e considerazioni
Attualmente sono stati condotti solo pochissimi studi pilota su piccoli gruppi di pazienti emicranici e sui topi. Molti degli studi ben pubblicizzati nei siti di vendita della Electrocore si riferiscono ad una tecnica d'intervento invasiva ben diversa dalla stimolazione elettrica del Gammacore, nella quale gli elettrodi vengono impiantati nel paziente con un intervento chirurgico e che emette una stimolazione a frequenze e pattern forse diversi da quelle utilizzati dal Gammacore. Un lettore poco pratico facilmente può confondersi e capire che la sperimentazione sul Gammacore sia quella fatta invece sulla tecnica di elettrostimolazione invasiva che invece è praticata da molti anni e che espone il soggetto a diversi rischi legati alla difficoltà di posizionare correttamente lo stimolatore sotto la cute e in prossimità dei nervi.
In Europa alcuni gruppi di ricerca si sono attivati per effettuare una sperimentazione sul Gammacore: quello che vorremmo sapere è perchè questi gruppi svolgono una ricerca sull'efficacia di un prodotto così costoso e brevettato che comunque potrà dare enormi profitti solo alla Electrocore e ai venditori del dispositivo, ai danni delle tasche dei già compromessi pazienti emicranici.
Lo stato spende ogni anno cifre da capogiro: in Europa il costo dell’emicrania è di circa 27 milioni di euro l’anno. In Italia è di circa 600 euro per paziente all'anno, per un totale di oltre 3 milioni di euro, spesa a cui concorrono i 25 milioni di euro di giornate lavorative perse a causa del disturbo.
Perché l'Europa non utilizza queste risorse economiche per sviluppare ricerca su questo settore e, qualora dovessero funzionare, elettrostimolatori a basso costo? Basterebbero pochi mesi e pochi milioni di euro per stabilire se questo sistema funziona davvero o se è solo effetto placebo e tanto, tanto marketing.
Gammacore Controindicazioni
Le controindicazioni del Gammacore non sono assenti anche se non gravi: se posizionato male, può dare contrazioni muscolari involontarie al collo e al viso. Bisogna dunque stare attenti a come lo si posiziona nel collo e per tale ragione lo si può ordinare solo con ricetta medica. Rimangono comunque tutti i rischi legati ad un'iperstimolazione del nervo vago e del nucleo del tratto solitario cui tali vie proiettano, centri nervosi strettamente implicati nel controllo autonomico del ritmo cardicaco, pressione sanguigna e respirazione. E' indispensabile sentire il parere di un medico esperto. Se è presente una componente tensiva che coinvolge anche il collo è indispensabile fare molta attenzione o si rischia di peggiorare il problema.
Gammacore e Prescrizione Medica
Nonostante la scarsa sperimentazione, il Gammacore, che non è vendibile negli USA perché non approvato dalla FDA, in Italia si può vendere tranquillamente e utilizzare: basta la ricetta di un medico. La domanda che ci si pone però è la seguente: su quali basi scientifiche il medico si assumerà la responsabilità di assegnare un trattamento con così deboli basi sperimentali?
A tutti i pazienti emicranici non resta che sperare che in futuro siano gli Stati ad investire nella ricerca di strumenti poco costosi, senza le controindicazioni pesanti dei farmaci oggi utilizzati (propanololo, calcio antagonisti, neurolettici, ecc.), realmente efficaci e alla portata di tutti: sette milioni di emicranici solo in Italia sono un grande partito politico.
Alternative efficaci e non-farmacologiche: il Biofeedback
Il trattamento non-farmacologico e non invasivo dell'emicrania oggi esiste e si chiama "Biofeedback", una tecnica d'intervento che invece si basa su una vasta letteratura scientifica ed è assai più economico. E' un trattamento breve e definitivo molto efficace anche nella Cefalea Tensiva e nelle emicranie miste, le più frequenti e caratterizzate anche da una componente muscolo-tensiva in cui si raggiunge un'efficacia del 80% ed è duratura. Particolarmente efficace per l'emicrania è il BVP Biofeedback (BVP sta per "Blood Volume Pulse" ).
Grazie all'uso di un sensore posizionato sulla testa con una fascetta elastica, il paziente emicranico apprende a controllare il livello di vasocostrizione-vasodilatazione dell'arteria temporale e a ridurre in modo clinicamente significativo la frequenza, durata e intensità degli episodi emicranici con un numero di sedute limitato (circa 10) e senza la necessità di dover effettuare sedute di richiamo successive, ciò che rende tale tecnica d'intervento particolarmente economica.
A differenza del Gammacore il biofeedback ha una robusta sperimentazione alle spalle, ha un costo inferiore ed è efficace nel lungo termine.
Agopuntura per l'emicrania
Sull'agopuntura ci sono pareri discordanti; recenti metanalisi hanno dimostrato che non è più efficace del placebo, così come l'omeopatia. Molti autori tuttavia sostengono che l'efficacia dell'agopuntura nel trattamento dell'emicrania dipende dalla bravura dell'agopuntore; il problema è che quando l'efficacia di un qualsiasi metodo d'intervento finisce col dipendere in forte misura dalle capacità soggettive di chi lo applica, per i pazienti diventa impossibile sapere chi è veramente bravo e chi no, rendendo il metodo stesso di difficile applicazione, posto che sia realmente efficace anche in buone mani. L' agopuntura inoltre richide più cicli di sedute ripetute nel tempo, ciò che fa lievitare i costi.
Author: Dr. Alessio Penzo - Il contenuto del presente articolo è coperto dal copyright. Ne è pertanto vietata la copia e riproduzione, anche parziale, in qualsiasi forma.